L’ortodonzia è una branca dell’odontoiatria che comprende la diagnosi e il trattamento delle anomalie dento-scheletriche.

Si tratta di un trattamento che non cura la parte estetica ma ha il compito di mantenere o rendere la dentatura e le ossa mascellari pienamente funzionali.

Di norma: quanto prima viene individuata una malocclusione, tanto meglio si riesce a definire l’inizio di un trattamento ottimale e si può essere certi di non perdere tempo.

Per questo consigliamo ai genitori di portare a controllo i loro bambini a partire dai cinque anni. Per un’ottima diagnosi è necessario effettuare degli esami diagnostici radiografici per stabilire che tipo di terapia effettuare.

Ci sono due tipi di ortodonzia :
– Ortodonzia mobile
– Ortodonzia fissa

L’ortodonzia mobile è particolarmente indicata per curare alcune problematiche dentali che sorgono in età precoce, questa tecnica può essere utilizzata anche su denti decidui. Molto spesso tale trattamento riduce i tempi di terapia fissa, se prevista nel piano terapeutico. Questo genere di apparecchiature intervengono su una situazione dentale e scheletrica in fase di sviluppo e permettono di lavorare sulla struttura ossea della bocca indirizzandone la crescita in senso positivo.

Esistono 3 tipi di apparecchi mobili ed ognuno ha una funzione:

-Apparecchio di tipo meccanico: la forza attiva, in grado di eseguire degli spostamenti dei denti, viene prodotta da archi, viti e molle.

-Apparecchio di tipo funzionale: sfrutta le forze naturali esercitate da labbra, lingua e tutti i muscoli coinvolti nella masticazione al fine di eliminare i problemi scheletrici.

-Apparecchio di mantenimento: viene utilizzato al termine di un trattamento di tipo fisso. Il suo utilizzo è necessario per mantenere inalterati i risultati ottenuti nel precedente trattamento ortodontico.

L’ortodonzia fissa si occupa invece del posizionamento dei denti in arcata. Per poter essere applicata si necessita quindi della presenza dei denti definitivi, i quali sono generalmente tutti presenti in bocca dall’eta di tredici anni, periodo in cui lo sviluppo delle basi ossee facciali è terminato.

L’ortodonzia fissa quindi non interviene sulla crescita ma solo sul posizionamento dei denti e sul rapporto di occlusione tra mascellare superiore e inferiore. Esistono molteplici apparecchi fissi atti allo svolgimento dell’allineamento dentale, tutti pero uniti da un concetto fondamentale, cioè che ad ogni dente vengono applicati dei bracket metallici o in ceramica bianchi (chiamati comunemente stelline) nei quali viene inserito un filo che li connette tra di loro. Sarà quindi questo filo che determinerà lo spostamento dei denti. Come detto in precedenza è necessario effettuare delle radiografie per determinare il tipo di terapia da effettuare correlato a delle impronte in gesso.

In generale, l’ortodonzia risolve tutti i problemi derivati dalla cattiva posizione dei denti. Le azioni più frequenti all’interno di un trattamento ortodontico sono la chiusura degli spazi tra i denti, l’allineamento dei denti, la protezione dell’articolazione della mascella e la correzione delle cattive abitudini come l’interposizione della lingua e il succhiarsi le dita.

La differenza tra gnatologo e ortodonzista è quindi abbastanza evidente in quanto lo gnatologo è un esperto di occlusione mentre l’ortodontista è uno specialista nello spostare i denti così da conseguire l’occlusione ideale.

Andando nello specifico della differenza dobbiamo dire che l’ortodontista si occupa della diagnosi e della prevenzione delle malattie odontoiatriche. La gnatologia invece è la branca dell’odontoiatria che studia e cura l’apparato masticatorio.